Rifugio Curò da Valbondione (sentiero 305) e lago del Barbellino (sentiero 308)

Dislivello: +1158 da Valbondione (970m) a Lago naturale del Barbellino (2128m)

Sentieri: 305 + 308
Difficoltà: E (Escursionista)
Tempo: 2 ore fino al rifugio + 1 ora fino al lago


Arrivati a Valbondione, percorriamo la via Beltrame fino a raggiungere uno spiazzo di fronte a una chiesetta, dove lasciamo l'auto. Prendiamo il sentiero (non segnalato) che parte alle spalle della chiesetta e dopo circa mezz'ora incrociamo il sentiero 305 che comincia, sulla via Beltrame, poco prima del parcheggio.
Il tratto iniziale è abbastanza ripido, una volta raggiunto il sentiero 305 invece la pendenza diminuisce. Continuiamo così lungo la comoda strada sterrata che ci porta fino alla teleferica che trasporta il necessario al rifugio Curò.
Da qui il sentiero continua su una facile mulattiera che uscendo dal bosco ci permette già di vedere le cascate del Serio e più in alto la nostra meta.
L'ultimo lungo tratto prima di raggiungere il rifugio è letteralmente scavato nella roccia, non è particolarmente esposto in quanto il sentiero è molto largo, ma lo strapiombo è impressionante per cui conviene stare sul lato interno. Per chi necessità di una sicurezza in più può comunque aggrapparsi alle corde fisse presenti sul lato.
Superato questo tratto troviamo l'altra estremità della teleferica e poco dopo raggiungiamo il rifugio Antonio Curò.
Alle spalle del rifugio, il lago artificiale del Barbellino, completa il fantastico panorama.
Dal rifugio è possibile raggiungere il lago naturale del Barbellino (sentiero 308), costeggiando il lago artificiale fino alla sua estremità, per poi continuare su un facile sentiero di sassi fino al rifugio del Barbellino.


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