Rifugio Martina e cima Monte San Primo

Dislivello: +570 da Via San Primo, Magreglio (CO) (1112m) a Monte San Primo (1682m)

Sentiero: 39 (segnavia bianco e rosso)
Difficoltà:
- T (Turistico) fino al rifugio Martina (30 minuti)
- EE (Escursionista esperto) fino alla cima del monte San Primo (1:10 dal rifugio Martina)
Tempo salita: 1:40 ore
Tempo discesa: 1 ora

Eccoci di nuovo, dopo un lungo periodo di assenza dalle montagne, mi ritrovo finalmente a scrivere una nuova recensione. Questa volta siamo andati nel triangolo lariano, in cerca di un rifugio a bassa quota e facilmente raggiungibile.
La scelta di questo rifugio non è stata casuale, anzi direi quasi obbligata, visto che la mia compagna d'escursione, mia moglie Alessia, si trova all'ottavo mese di gravidanza!
A dire il vero, la "gita" comincia ancora prima con una bella visita al Santuario della Madonna del Ghisallo (comune di Magreglio), un vero "tempio" per gli appassionati di ciclismo.
Riprendiamo l'auto, seguendo le indicazioni per il Rifugio Martina, superiamo la località Piano Rancio fino a raggiungere la via San Primo che percorriamo interamente fino a raggiungere un breve tratto di strada sterrata che termina in un ampio parcheggio, dove lasciamo l'auto.
Proseguiamo a piedi, in piano, lungo la strada sterrata (1112 m) entrando nel bosco, il panorama è già da subito molto suggestivo. Raggiungiamo un primo segnavia che indica a sinistra il rifugio Martina a 20 minuti e poco dopo un secondo segnavia che, ancora a sinistra, ci fa prendere il sentiero 39 che sale al monte San Primo.
Camminiamo quindi su una strada carrozzabile in cemento, con una leggera pendenza, che ci conduce fino al rifugio Martina (1230 m).
Arrivati al rifugio, ammiriamo un bel panorama sul lago di Como, qui l'Alessia si fermerà ad aspettarmi (è stata già una grande impresa arrivare fin qui), mentre io decido di proseguire per la cima del Monte San Primo.
il tempo di scattare qualche foto e mi rimetto in marcia, proseguendo lungo la carrozzabile che con un tornante sale sopra al rifugio per poi terminare poco dopo.
Il sentiero ora è sterrato e stretto, un cartello indica la vetta avvertendo: "sentiero difficile - EE".
Mi incammino entrando nel bosco con prudenza, la pioggia dei giorni scorsi ha reso il sentiero a mezzacosta molto scivoloso.
La vegetazione diventa sempre più fitta, proseguo in ripida salita fino a raggiungere una cresta dove finalmente riesco a intravedere ancora uno scorcio di lago, qui una "freccia rossa" indica di salire a sinistra. Ma presto ritorno nella fitta vegetazione.
Il sentiero continua ripido attraverso il bosco fino a raggiungere la cresta del Monte San Primo, qui improvvisamente il panorama si apre permettendomi di vedere la, oramai vicinissima, croce di vetta.
Raggiunta la cresta proseguo quindi seguendo il segnavia che indica di andare a sinistra e in pochissimo tempo raggiungo i 1682 metri sulla cima del Monte San Primo.
La salita fin qui è stata molto ripida e il sentiero si merita tutta la categoria di "escursionista esperto", in compenso però, la vista sul lago ripaga la fatica.
Scattata qualche foto torno al rifugio lungo il sentiero per il quale sono salito, facendo attenzione alla "freccia rossa", che ad un bivio mi ricorda di andare a destra, e in 40 minuti sono di ritorno al rifugio Martina.


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